Radiocomando apricancello: apriti a nuove possibilità

Il funzionamento dei radiocomandi apricancello e i criteri con cui è possibile suddividere le diverse tipologie di strumenti presenti sul mercato. 

Cos’è un radiocomando apricancello e come funziona:

Un radiocomando aprincancello è un dispositivo che consente l’attivazione a distanza del cancello grazie all’utilizzo di onde elettromagnetiche. Il funzionamento del radiocomando avviene attraverso l’interazione di due unità distinte: un trasmettitore, l’elemento portatile a disposizione dell’utente e un ricevitore, in posizione fissa e collegato via cavo al dispositivo da comandare.

Il trasmettitore, con un’onda radio trasmessa ad una determinata frequenza, invia un messaggio al ricevitore. L’informazione contenuta nel messaggio è composta da un codice di sicurezza (il codice utente) e da un comando di attuazione. Il ricevitore, rilevato il segnale radio, estrae il messaggio, confronta il codice di sicurezza con quello che è già presente nella sua memoria e, se  i due codici di sicurezza combaciano, attiva il relè eseguendo così il comando di attuazione

I radiocomandi apricancello si possono suddividere usando due criteri:

• La frequenza di lavoro (espressa in Mhz)

• Il codice trasmesso (fisso o variabile)

A questo punto è possibile classificare ulteriormente i radiocomandi. Utilizzando come criterio di distinzione la frequenza, infatti, possiamo poi suddividere i radiocomandi in:

Quarzati (che solitamente trasmettono in bassa frequenza: 15-41 MHz)

Frequenza libera (che trasmettono a frequenze comprese tra 200 e 360 MHz)

Frequenza europea (frequenza 433.92 MHz o 868,35 MHz) 

Utilizzando invece come criterio di distinzione il tipo di codice possiamo suddividere i radiocomandi in due tipologie differenti:

1. Codice fisso

2. Codice variabile detti anche Rolling Code

Un radiocomando a codice fisso trasmette sempre lo stesso codice binario: in sostanza, il codice trasmesso dal trasmettitore è sempre lo stesso per ciascun impianto e la centralina “ricevitore” lo riconosce inequivocabilmente. Quando occorre duplicare questi tipi di radiocomandi è necessario copiare il codice fisso del radiocomando già utilizzato per l’automatismo servendosi di uno dei modelli di radiocomandi ad autoapprendimento.

Tutti i radiocomandi a codice fisso possono essere duplicati senza dover eseguire operazioni sul ricevitore. È necessario avere a disposizione un trasmettitore funzionante per la sua duplicazione.

Nei radiocomandi a Codice Dinamico (detti anche Rolling Code) invece, il codice generato dal trasmettitore è sempre diverso ad ogni attivazione ed è determinato da un algoritmo stabilito dal fabbricante. Il ricevitore, grazie ad un sistema interno, riesce ad essere sempre sincronizzato con il suo trasmettitore. Questa particolarità implica che non tutti i radiocomandi Rolling Code possano essere copiati in autoapprendimento.